L’Italia è pronta a fare un passo avanti significativo verso un futuro più verde e sostenibile con l’introduzione del Passaporto di Ristrutturazione entro il 2026. Questo strumento innovativo, previsto dalla Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), mira a guidarci verso l’obiettivo ambizioso di emissioni zero entro il 2050. Scopriamo insieme cos’è il Passaporto di Ristrutturazione, come funzionerà e chi sarà coinvolto nella sua realizzazione.
Il Passaporto di Ristrutturazione, come descritto nell’articolo 12 della Direttiva EPBD, è una guida dettagliata per le ristrutturazioni profonde degli edifici. Fornisce una tabella di marcia chiara e ben definita per aiutare i proprietari e gli investitori a pianificare interventi efficienti nel tempo, assicurando che ogni fase di ristrutturazione contribuisca a migliorare l’efficienza energetica.
L’obiettivo principale del Passaporto di Ristrutturazione è di facilitare la transizione verso edifici più efficienti dal punto di vista energetico, riducendo progressivamente le emissioni fino alla completa decarbonizzazione. Questo strumento permetterà ai proprietari di immobili di comprendere meglio i benefici delle ristrutturazioni, sia in termini di risparmio energetico che di riduzione delle bollette.
Attualmente, la Direttiva EPBD impone agli Stati Membri di creare un sistema per monitorare le riqualificazioni edilizie. Tuttavia, l’adozione del Passaporto di Ristrutturazione rimarrà volontaria per i proprietari di edifici, a meno che le normative nazionali non decidano diversamente.
Per evitare che il Passaporto diventi un onere economico, la Direttiva raccomanda che gli Stati Membri garantiscano la sua accessibilità economica. Inoltre, è prevista la possibilità di fornire supporto finanziario alle famiglie vulnerabili che desiderano ristrutturare i loro immobili, rendendo così il Passaporto di Ristrutturazione più alla portata di tutti.
Il Passaporto di Ristrutturazione dovrà essere redatto da un esperto certificato, che caricherà tutte le informazioni necessarie nel registro digitale degli edifici e nella banca nazionale delle prestazioni energetiche dell’edilizia. Questo assicurerà che i dati siano facilmente accessibili e consultabili.
Il documento includerà:
– Informazioni sulla prestazione energetica attuale dell’edificio
– Rappresentazioni grafiche della tabella di marcia per le ristrutturazioni in fasi
– Requisiti nazionali pertinenti e date di applicazione per l’eliminazione dei combustibili fossili
– Sequenza ottimale delle fasi di ristrutturazio
– Collegamenti a sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti
– Quote di produzione e autoconsumo di energia rinnovabile
– Opzioni per migliorare la circolarità dei prodotti da costruzione e ridurre le emissioni di gas a effetto serra
– Informazioni sui finanziamenti disponibili e link utili
– Consulenza tecnica e servizi di consulenza, inclusi contatti e link a sportelli unici
Ogni Passaporto di Ristrutturazione dettaglierà le misure di ristrutturazione da adottare in ciascuna fase, specificando le tecnologie, tecniche e materiali da utilizzare. Verranno fornite stime sul risparmio energetico, riduzione delle emissioni di gas serra e risparmi sulle bollette energetiche. Inoltre, ogni fase includerà gli obiettivi di prestazione energetica da raggiungere e i costi previsti.
L’introduzione del Passaporto di Ristrutturazione rappresenta una svolta significativa per l’Italia nella lotta contro il cambiamento climatico. Con questo strumento, possiamo non solo migliorare l’efficienza energetica del nostro patrimonio edilizio, ma anche avvicinarci agli ambiziosi obiettivi ambientali dell’UE. Con il supporto adeguato e una corretta implementazione, il Passaporto di Ristrutturazione potrebbe diventare il fulcro della nostra strategia di riqualificazione energetica, rendendo le nostre città più verdi e sostenibili per le generazioni future.