Un’innovativa collaborazione tra Milano, Helsinki e Stoccarda sta portando a una vera e propria rivoluzione nel settore edilizio: la bioschiuma Archibiofoam. Questo biomateriale, derivato dal legno, promette di trasformare il modo in cui costruiamo edifici, rendendoli non solo più sostenibili, ma anche capaci di adattarsi attivamente alle condizioni climatiche.
Il progetto Archibiofoam ha ricevuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro dall’Unione Europea per sviluppare un materiale espanso capace di cambiare forma in risposta all’ambiente circostante. Questa bio schiuma non solo mira a sostituire l’acciaio e il cemento, materiali notoriamente impattanti, ma si propone di costruire edifici che siano anche più intelligenti e funzionali.
La bioschiuma è composta principalmente da cellulosa di legno estruso e sarà stampata in 3D per creare facciate con aperture adattive. Queste aperture potranno aprirsi e chiudersi automaticamente, consentendo un controllo ottimale del flusso d’aria in base alle condizioni esterne. L’Università degli Studi di Milano, insieme ai ricercatori del Centro per la complessità e i biosistemi, sta lavorando su un software avanzato che permetterà di programmare le reazioni della schiuma a stimoli come calore e umidità.
La vera innovazione di Archibiofoam risiede nella sua capacità di trasformarsi. Grazie a un software specializzato, gli architetti potranno specificare le caratteristiche desiderate e il sistema genererà un modello 3D pronto per la produzione. Questo approccio non solo rende il processo più efficiente, ma riduce anche le emissioni del settore edilizio, contribuendo a un futuro più sostenibile.
Il progetto prevede anche l’utilizzo di una gigantesca stampante 4D, che estruderà la bioschiuma Archibiofoam in forme non finite, capaci di evolvere nel tempo. La dottoressa Tiffany Cheng dell’Università di Stoccarda sottolinea come questo sistema possa soddisfare molteplici requisiti funzionali, come la capacità di carico e la ventilazione adattiva.
Con il supporto dell’European Innovation Council, il progetto Archibiofoam ha il potenziale per rivoluzionare il settore edilizio, creando edifici completamente riciclabili e altamente performanti. La spin-off Woamy dell’Università di Aalto avrà il compito di portare questa innovazione sul mercato, rendendo il sogno di edifici intelligenti e sostenibili una realtà.
La bioschiuma Archibiofoam rappresenta un passo fondamentale verso un futuro in cui l’architettura non solo si adatta all’ambiente, ma contribuisce attivamente a preservarlo. Questa iniziativa è un esempio luminoso di come scienza e tecnologia possano unirsi per affrontare le sfide climatiche del nostro tempo.