Immagina una facciata grigia trasformata in un vibrante giardino verticale autosufficiente in appena 12 settimane. Grazie al cemento bioricettivo, combinato con un biogel ricco di nutrienti per il muschio, questa visione può diventare realtà. Una soluzione che non richiede irrigazione né manutenzione costante, migliorando l’estetica urbana e contribuendo alla sostenibilità.
Alla base di questa innovazione c’è un cemento bioricettivo, un materiale realizzato con componenti riciclati, pensato per favorire la crescita del muschio. La sua porosità permette l’adesione del biogel, che fornisce il nutrimento necessario al muschio per svilupparsi. Questo processo crea facciate che non solo abbelliscono gli edifici, ma che contribuiscono anche a migliorare la qualità dell’aria, assorbendo CO2 e ossidi di azoto (NOx).
Il sistema è semplice ed efficace: un primo strato di cemento bioricettivo viene applicato sulla superficie scelta. Successivamente, un gel biocompatibile viene spruzzato, fornendo il nutrimento essenziale per il muschio. Durante le prime 12 settimane, si utilizza un sistema di irrigazione temporaneo. Una volta superata questa fase iniziale, il muschio si autosostiene, assorbendo l’umidità dall’aria e ancorandosi alla superficie senza danneggiarla.
Il muschio è una pianta particolarmente resistente, capace di adattarsi a condizioni climatiche estreme con minima manutenzione. Collocato su superfici verticali, agisce come una spugna naturale che assorbe inquinanti atmosferici e regola il flusso d’acqua durante gli eventi meteorici. Inoltre, il cambiamento cromatico del muschio al variare delle stagioni crea un effetto visivo unico, che arricchisce l’aspetto dell’edificio.
Questa tecnologia, al momento disponibile nei Paesi Bassi e in Belgio, sta suscitando grande interesse per la sua capacità di trasformare le città, rendendole più verdi e resilienti ai cambiamenti climatici.
Un futuro più verde è possibile, e parte da facciate vive che respirano!