Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si prepara a introdurre un pacchetto di misure rivoluzionario, conosciuto come la norma Salva-Casa, che promette di portare ordine nel caos delle difformità edilizie italiane. Questa iniziativa, ribattezzata già condono edilizio, si propone di regolarizzare l’80% del patrimonio edilizio del nostro Paese, offrendo una soluzione a lungo attesa per le piccole irregolarità strutturali e formali.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha delineato chiaramente gli obiettivi principali di questa norma: da un lato, si mira a risolvere le molteplici difformità presenti nel tessuto urbano italiano, che secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri interessano una percentuale significativa delle proprietà; dall’altro, si cerca di alleggerire il carico burocratico degli uffici comunali, semplificando le pratiche e creando un flusso di entrate attraverso le sanzioni.
Le dichiarazioni del Ministro Salvini evidenziano un duplice scopo: sanare le difformità formali e strutturali presenti negli immobili italiani e incrementare le entrate attraverso sanzioni e permessi edilizi. La norma Salva-Casa, oltre a risolvere piccole irregolarità, permetterà anche cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.
Le linee guida della norma Salva-Casa sono emerse in seguito alle proposte raccolte nel contesto del Piano Casa, durante i tavoli di lavoro presieduti dal Ministro Salvini in collaborazione con il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e rappresentanti di varie istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.
Il Ministro Salvini ha sottolineato l’importanza di tutelare i piccoli proprietari immobiliari, molti dei quali attendono da anni la regolarizzazione delle loro situazioni senza poter procedere con ristrutturazioni o vendite. La semplificazione delle procedure amministrative è stata indicata come una priorità, al fine di garantire risposte rapide e certe ai cittadini.
Tuttavia, non tutti vedono la norma Salva-Casa come un condono edilizio. Stefano Betti, vicepresidente Ance, ha sottolineato che questo provvedimento non dovrebbe essere etichettato come un condono, ma piuttosto come una soluzione pratica per risolvere problemi persistenti nel settore edilizio. Secondo Betti, questa iniziativa rappresenta solo una parte delle soluzioni necessarie nel medio e lungo termine, evidenziando la necessità di aggiornare le normative edilizie, contenere il consumo di suolo e avviare progetti di riqualificazione in linea con la Direttiva Case Green.
In conclusione, la norma Salva-Casa si configura come un passo significativo verso la regolarizzazione del patrimonio edilizio italiano, offrendo una soluzione pragmatica per risolvere le difformità presenti e semplificando le procedure amministrative. Tuttavia, è importante considerare anche le critiche e le necessità a lungo termine del settore edilizio, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e in linea con le normative ambientali.