RIVOLUZIONE VERDE NEL SETTORE DEL CEMENTO: COME CONVERTIRE LA CO2 IN UN’OPPORTUNITÀ PER UN FUTURO SOSTENIBILE

 

Il cemento, pilastro fondamentale della nostra infrastruttura moderna, è un materiale indispensabile ma anche uno dei principali colpevoli delle emissioni di anidride carbonica. Tuttavia, una startup chiamata Fortera ha rivoluzionato il settore con un processo innovativo che trasforma la CO2 di scarto in cemento green, senza compromettere le prestazioni o la qualità.

Attualmente, per ogni tonnellata di cemento prodotta, viene emessa quasi una tonnellata di CO2, contribuendo in modo significativo all’8% delle emissioni globali di anidride carbonica. Questo rende il settore del cemento il terzo più grande emettitore al mondo, dopo la Cina e gli Stati Uniti. Tuttavia, grazie all’approccio visionario della startup Fortera, c’è speranza per un cambiamento significativo.

Fortera ha sviluppato un processo produttivo innovativo che intercetta la CO2 di scarto dai forni e la riutilizza per produrre altro cemento. Questo metodo, chiamato ReCarb, è già applicabile a qualsiasi stabilimento esistente senza la necessità di modificare il metodo produttivo. Inoltre, il processo non solo riduce drasticamente le emissioni di CO2, ma consente anche di risparmiare sull’energia necessaria per la produzione.

Una delle sfide principali nel settore del cemento è stata la decarbonizzazione del processo produttivo. Tuttavia, la Road Map della Global Cement and Concrete Association (GCCA), che coinvolge 40 dei più grandi produttori di cemento al mondo, si è posta l’obiettivo ambizioso di raggiungere emissioni zero entro il 2050. Questo obiettivo richiede azioni coordinate su molteplici fronti, tra cui la riduzione delle emissioni di CO2, l’eliminazione dei combustibili fossili nei processi produttivi e lo sviluppo di nuove tecnologie per la cattura della CO2.

Il processo ReCarb di Fortera è un esempio concreto di come sia possibile ridurre significativamente le emissioni di CO2 nel settore del cemento. Utilizzando questo processo innovativo, la startup è riuscita a tagliare le emissioni fino al 70%. Inoltre, il sistema ReCarb non richiede modifiche sostanziali agli impianti esistenti, il che lo rende facilmente adattabile e implementabile.

Il cuore del processo ReCarb risiede nella sua capacità di convertire la CO2 in un materiale utilizzabile per il cemento. Attraverso una serie di reazioni chimiche, la CO2 viene trasformata in un solido simile al cemento, chiamato ReAct, che può essere utilizzato nella produzione di calcestruzzo. Attualmente, la legge consente solo l’utilizzo del 15% di ReAct nel calcestruzzo, ma Fortera sta lavorando per aumentare questa percentuale fino al 100%, sostituendo completamente il cemento tradizionale.

Il successo del processo ReCarb non solo riduce le emissioni di CO2, ma apre anche la strada a un futuro più sostenibile per l’industria del cemento. Combinando l’uso di ReAct con l’energia rinnovabile, è possibile ottenere un cemento a emissioni zero, contribuendo significativamente agli sforzi per contrastare il cambiamento climatico e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

 

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